Una delegazione della Vertenza Frusinate si è incontrata con l'amministrazione provinciale di Frosinone per fare il punto sulla vertenza dei disoccupati e cassaintegrati della nostra provincia.
Per la Vertenza Frusinate questo è un momento decisivo per sviluppare una risposta alla condizione drammatica che si sta vivendo, e a questo punto ecco alcune considerazioni:
1) nel Lazio ci sono dei segnali di ripresa dovuti soprattutto a Roma, ma la nostra provincia non dà alcun segno positivo tale da poter affermare che la ciociaria è il fanalino di coda della Regione;
2) è importante che tutti i sindaci della nostra provincia faccino sentire la propria voce, per esempio promuovendo un'assemblea presso la provincia con tutti i rappresentanti dei comuni ciociari;
3) occorre che da subito le forze sindacali, superando le divisioni e incomprensioni, facciano proprio la vertenza Frusinate, in quanto rappresenta lavoratori e disoccupati tutta la provincia;
4) i partiti, se esistono ancora, sia di maggioranza che d'opposizione, devono sostenere questa mobilitazione perché l'emergenza non è né di desta e né di sinistra;
5) nell'anno del giubileo della misericordia, credo che sia un obbligo morale per la chiesa di sostenere queste persone, per esempio tenere una funzione religiosa con la presenza dei 4 vescovi;
6) ormai il tempo sta per scadere, ognuno si deve sentire partecipe di questa immane sofferenza che avvolge il nostro territorio.
Il Partito Comunista d'Italia sta da una parte sola, ovvero quella dei lavoratori e disoccupati, e sostiene integralmente la Vertenza Frusinate, unico movimento serio e ponderato della nostra provincia.
Il dramma si aggravera' quando nel mese di giugno centinaia di lavoratori resteranno scoperti dagli ammortizzatori sociali, senza una forma di sostegno. In questo quadro facciamo appello al presidente della Regione Zingaretti affinché convochi un tavolo regionale per esaminare con urgenza questa drammatica situazione.
I Comunisti propongono a tutti i cittadini della nostra provincia di mobilitarsi per una grande marcia per il Lavoro che non c'è, che potrebbe partire dal palazzo dell'Amministrazione Provinciale e concludersi all'uscita dell'autostrada.
Il segretario provinciale del PCd'I
Oreste Della Posta
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