venerdì 8 aprile 2016

VOTA SÌ PER FERMARE LE TRIVELLE NEI NOSTRI MARI.

Domenica 17 aprile 2016 anche i cittadini di Aquino saranno chiamati ad esprimere, attraverso il proprio voto, il proprio parere sul quesito referendario sulle trivellazioni nei nostri mari.
Ricordiamo a tutti i cittadini che per essere valido il referendum deve raggiungere il 50% più uno degli aventi diritto al voto.
Un referendum che sta passando in secondo piano, poco pubblicizzato e che sicuramente poteva facilmente essere accorpato con un election day a quello Costituzionale previsto per ottobre prossimo. Evidentemente è palese l'intenzione del Governo Renzi e del PD di far fallire il referendum sulle trivelle, altrettanto vergognoso è l'appello all'astensione!
I Comunisti di Aquino ritengono doveroso partecipare al referendum e invitano i cittadini di Aquino a votare SÌ per fermare le trivellazioni nei nostri mari.
Ecco il quesito su cui siamo chiamati ad esprimerci: “Volete voi che sia abrogato l’art. 6, comma 17, terzo periodo, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, ‘Norme in materia ambientale’, come sostituito dal comma 239 dell’art. 1 della legge 28 dicembre 2015, n. 208 ‘Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2016)’, limitatamente alle seguenti parole: ‘per la durata di vita utile del giacimento, nel rispetto degli standard di sicurezza e di salvaguardia ambientale’?”.
Se al referendum del 17 aprile vincesse il SI, entro 5-10 anni le concessioni verrebbero a scadere e quindi l’attività estrattiva dovrebbe cessare. Oggi le concessioni hanno una durata di trent’anni, prorogabili di dieci. Con il Sì non si elimina la possibilità di proroga: ci sarebbe la cessazione nel giro di alcuni anni delle attività attualmente in corso, tra cui quelle di Eni, Shell e di altre compagnie internazionali.
Domenica 17 aprile decidi di decidere anche tu partecipando attivamente al referendum!!!
Il segretario del PCd'I Aquino
Pietro Ferone

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